Il nuovo libro della LAV sulla sperimentazione animale
La vivisezione esiste ancora. Come e perché superarla è spiegato nel libro di Gianluca Felicetti e Michela Kuan “Oltre il filo spinato di Green Hill”, pubblicato da Edizioni Sonda, che sarà presentato a Roma e in altre città italiane nelle prossime settimane.
Il divieto di allevamenti come quello dei beagle di Green Hill è diventato legge. Si inizia così a “restringere” il campo della vivisezione, che nel nostro Paese ancora utilizza quasi 900mila animali ogni anno e a gettare le basi per lo sviluppo dei metodi sostitutivi e per una ricerca innovativa anche in Italia. Nell’Unione Europea invece sono 12 milioni l’anno le vittime animali (come cani, conigli, ratti, topi, cavalli, maiali, pecore, gatti, furetti, rettili, pesci, uccelli, provenienti da allevamenti o catturati in natura, come il 56% dei primati). Un saggio destinato a tutti coloro che si pongono la questione della tollerabilità etica e della validità scientifica della sperimentazione sugli animali, il problema dello sfruttamento dei più deboli, interrogativi sulla gestione della nostra salute e sull”impiego trasparente dei fondi per la ricerca.
Due protagonisti della battaglia antivivisezionista spiegano cosa è successo negli ultimi anni, i dati, il dibattito, gli ambiti applicativi (ricerca di base, farmacologica, chimica, didattica ecc.), i casi di cronaca più significativi, l’uso delle cavie umane, i metodi sostitutivi; la clamorosa battaglia contro Green Hill con la liberazione di 3.000 beagle, vicenda senza precedenti al mondo per così tanti animali “da laboratorio”. E poi l’obiezione di coscienza alla vivisezione: l’Italia è l’unico Paese a garantire per legge a studenti e ricercatori questo diritto, grazie a una storica battaglia antivivisezionista, senza contare anche la direttiva europea, l’iniziativa dei cittadini per abrogarla, la nuova legge in vigore in Italia da pochi mesi. L’opinione dei ricercatori (tra i quali Roberto Cazzolla Gatti, biologo ambientale ed evolutivo, relatore al convegno tenutosi a gennaio di quest’anno presso la Camera dei Deputati, fermo sostenitore della non eticità e scientificità della sperimentazione sugli animali-non-umani), le testimonianze dei malati, le denunce degli attivisti e la sfida che lanciano alla ricerca sugli animali. Alla vivisezione, metodo mai validato scientificamente, eppure in uso.
Esistono numerosi metodi alternativi alla sperimentazione animale tra cui i modelli informatici, le analisi chimiche, le indagini statistiche, gli organi bioartificiali, i microchip al DNA, i microcircuiti con cellule umane, i test in vitro. Il sostegno e lo sviluppo dei metodi di ricerca senza uso di animali deve diventare una priorità per il nostro Paese.