Pale eoliche: energia pulita, ma con riserve

Scaduto il termine per le osservazioni ora la fase di approvazione del piano

E scaduto a fine novembre il termine per presentare osservazioni in merito al P.R.I.E. (Piano Regolatore per gli Impianti Eolici) redatto dal Comune; ora la fase successiva sarà lanalisi delle obiezioni sollevate e lapprovazione definitiva del documento. In sostanza si tratta di stabilire dove posizionare le enormi pale che grazie alla forza del vento producono energia pulita e rinnovabile. Un ottima risposta allincremento di emissioni di gas climalteranti che stanno modificando lassetto atmosferico globale. A patto che le si installi senza compromettere luoghi di rilevante bellezza o naturalità e senza creare disagi allavifauna. Perché sono proprio gli uccelli a risentire maggiormente dellimpianto sul territorio di questi colossi di Eolo. Gli sfortunati volatili che scelgono di oltrepassare la barriera creata dalle pale per proseguire lungo la propria rotta migratoria spesso restano vittime del violento impatto. Sono numerosi i casi di cittadine pugliesi che contano decine di carcasse sotto gli impianti. Proprio per questo il P.R.I.E. redatto per il Comune di Gioia del Colle, ha preso in considerazione tutta una serie di parametri, dallimpatto idrogeologico, a quello paesaggistico ed infrastrutturale, alla protezione della flora e della fauna. Sono state così escluse tutte le aree sottoposte a vincolo (SIC e ZPS) e le aree di nidificazione del Falco grillaio (specie simbolo tra quelle minacciate localmente). Tra le aree individuate si sono incluse quelle che coprono un arco spaziale tra la via per Turi e la via per Santeramo, a nord-ovest della città. Si è però anche inserita una zona, quella di Bosco Romanizzi, Serra Capece e Monte Rotondo, che pur non presentando vincoli, è stata segnalata al Ministero dellAmbiente, da un recente studio realizzato dalla sezione locale del WWF, come area di pregevole valore naturalistico, per la quale si è richiesta listituzione di una zona protetta. Considerata la grandissima quantità di specie di uccelli che nidificano e si alimentano in quelle zone, coperte per circa l80% da boschi e macchia, e lintegrità delle biocenosi e degli ecosistemi, lindividuazione di queste aree come idonee allistallazione di pale eoliche di certo comprometterebbe lo stato di conservazione dei luoghi. Inoltre, lelevato rumore generato dal movimento rotatorio e il passaggio dei mezzi pesanti potrebbero rovinare la quiete di uno degli ultimi luoghi naturali del territorio. Pertanto è fondamentale escludere quei piccoli rifugi selvatici, di incantevole bellezza, a pochi passi dalla città e che molti cittadini ancora non hanno avuto lonore di visitare, dalla localizzazione di impianti eolici ed avviare, invece, liter per listituzione di unarea protetta.

Le energie rinnovabili sono il futuro per la sopravvivenza delluomo sulla terra ma, a patto che le si utilizzi con criterio e senza distruggere gli ultimi scorci di paesaggio locale che nel tempo, le scellerate politiche di lottizzazione, stanno rendendo un immenso blocco di cemento.

Pubblicato su Il Levante del 01/12/2007